domenica, aprile 12, 2009

cara * nr. 1

lettera immaginaria

come siamo sciocchi noi umani ! la nostra presunzione ci rende ciechi e ingiusti e cattivi.

Ti ho sempre giudicata male,
ho sempre pensato che dietro al tuo cinismo,
si celasse una donna arida e senza cuore
tutta concentrata a soddisfare i suoi bisogni e i suoi interessi

mi trattavi con durezza e volte mi umiliavi
e decidevi sempre tutto
e se non filavo dritto mi mettevi subito in riga

ricordo ancora l'incanto dei primi giorni
ricordo il primo bacio, ricordo i brividi che sentivo
quando mi sfioravi con le tue mani

ricordo le passeggiate
ricordo il senso di vuoto e di tristezza che mi prendeva
durante i fine settimana
il desiderio di fuggire via con te e abbandonare tutto

ricordo le tue lacrime in auto, ricordi ?
eri tanto innamorata e avevi paura
ti sentivi vulnerabile e non potevi accettarlo.

poi niente piu' lacrime, hai ripreso il controllo
stabilito regole... oh dio sembravi un sergente
amore mio

volevi essere desiderata, volevi essere cercata
e volevi tanti regali

che rabbia mi facevi ! a volte ti odiavo e covavo
sentimenti di vendetta
volevo fartela pagare,
ma non potevo fare a meno di te,
ti penso sempre, ti penso sempre, ti dicevo
e ti pensavo rimuginando, ma non riuscivo a fare a meno di te
cosi' per rabbia e stupidamente ti tradivo, oh dio mio!
quante volte ti ho tradita amore mio!
e piu' ti amavo piu' ti tradivo,
come un bambino ti tradivo

Eppure tu mi hai insegnato tutto amore mio,
che rabbia mi facevi !
sembravi gelida
preoccupata solo di tenere tutto sotto controllo

e invece mi hai insegnato a godere di una carezza
a trattenere il respiro solo per il tuo sguardo
e impazzire e tremare appena mi toccavi
eri lenta e pignola
come quando sceglievi i vini e li pregustavi prima
e li degustavi dopo
eppure conoscevi ogni segreto del mio piacere
sapevi quando, sapevi dove, sapevi come...
oh dio mio eri cosi' esplosiva !
mi hai insegnato a conoscere il mio corpo
mi hai insegnato a fare l'amore
e sapevi lasciarti andare al momento giusto
e nei posti piu' impensati

tu mi hai insegnato che non e'
la ricerca delle cose estreme che ti puo'
dare quella sensazione di estasi
che si prova in quegli attimi infiniti
che sembrano fermare il tempo,
tu mi hai insegnato che la ricerca morbosa
del piacere attraverso l'uso spregiudicato e sfrenato
delle pratiche piu 'estreme
annoia
e bisogna sempre aumentare la dose come una droga,
in una stanca e perversa rincorsa senza fine..

solo dentro una cornice di regole definite
si puo' esaltare la fantasia e l'immaginazione
in modo profondo

io ti desidero ma non voglio divorarti ne' consumarti
io voglio godere di te, entrare nel tuo mistero
ma accoglierti e lasciare che tu mi accolga

perche' l'amore e' un reciproco darsi e non un reciproco possedersi
perche' nel reciproco possesso c'e' un consumo che lascia piu' fame di prima



Salvatore natoli - il piacere
Salvatore natoli - la gioia

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