domenica, ottobre 25, 2009

Roberto Bolaño le frontiere del XXI secolo



Diversi studi sociologici affermano che il futuro potrebbe avere i contorni di un mondo fatto di crimini e impunità, come quello che si estende lungo la frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti. Migliaia di donne vi sono uccise senza che gli assassini vengano puniti. Una valanga di impunità che, iniziate nel 1994, sono giunte sino ai nostri giorni. Ma poco importa il luogo, ciò che è certo è che il futuro assomiglierà a una frontiera. Alcuni romanzieri latinoamericani della nostra epoca provengono dalla frontiera storica che divide il territorio delle utopie e degli orrori del troppo umano :xx secolo da quello delle incertezze di questo XXI secolo postumano.


L'opera più potente di questa frontiera è certamente quella del cileno Roberto Bolaño, l'esule, che non ha soltanto aperto le frontiere magiche del ronianzo latinoamericano, ma ha aperto soprattutto, al di là di ogni geografia, la scatola romanzesca del XXI secolo. È lui che, a pieno diritto, costituisce il primo capitolo della storia del romanzo del secolo che viviamo.

( Miguel Gallego Roca, 2006 - Le frontiere del romanzo del XXI secolo (estratto parte I da Nuova Prosa nr. 46 )

trad. di Luigi Grazioli

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