giovedì, luglio 16, 2009

identita

identita


MISTERO
Non so spiegare
neppure con me stesso
come possa restare
un animo infantile
all`io di adesso
dentro il suo delitto
e che ostinato
continui a alimentare
dentro la colpa
degli atti suoi di ieri
i sogni, i propositi,
i pensieri…

Paolo Ruffilli - “Le stanze del cielo”

La trama, signora, per me è tutto qui. La coscienza che ho, vede, è "ciascuno di noi si crede uno". Ma non è vero, signore. E’ tanti! Tanti! Secondo tutte le possibilità di essere che sono in noi, uno con questo e uno con quello. E diversissimi. E con l’illusione intanto di essere sempre uno per tutto, e sempre quest’uno che ci crediamo in ogni nostro atto. E non è vero, signora, non è vero. E ce ne accorgiamo bene, purtroppo, quando in qualcuno dei nostri atti, per un caso sciaguratissimo, restiamo all’improvviso come agganciati e sospesi. Ci accorgiamo, vedendoli, di non essere in quell’atto e che dunque un’atroce ingiustizia sarebbe giudicarci da quello solo, tenerci agganciati e sospesi alla gogna per un’intera esistenza, come se questa fosse assommata, tutta, in quell’atto!
Pirandello, uno, nessuno, centomila

Quando, per esempio, io parlo con un mio paziente, molte volte mi chiedo: "ma chi sta parlando"? Per me è infatti palese che quello che sta dicendo non gli appartiene, perché risulta, come dire, stonato. Allora chi parla al suo posto è magari il padre, la madre o comunque un'altra persona. Poiché naturalmente ha dovuto, come dire, assimilare queste cose senza saperlo, mi propone una serie di valori che non gli appartengono. Quello che è interessante è che lentamente, molto lentamente, tutto lo sforzo del nostro lavoro va proprio verso un processo che permetta all'individuo, che fino a quel momento era stato in un certo senso "diviso", diventare unico - perché individuo significa esattamente "non diviso", unico - e trasformarlo in una persona con una coerenza interna, che gli permetta di essere finalmente padrone delle sue motivazioni, dei suoi valori e, soprattutto, responsabile della sua vita
Aldo Carotenuto - il pensiero di Jung

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