lunedì, aprile 13, 2009

il ricordo di K.

si chiamava korinne, era la classica ragazza tedesca che ognuno si immagina:
bionda, alta, occhi azzurri, aveva 4 anni piu' di me;
allora durante le vacanze andavo sempre in Germania dai miei,
ci conoscemmo perche' era la figlia del nostro medico di famiglia
e sua madre avveva fatto amicizia con la mia

era fidanzata, ma il suo era un rapporto tiepido; col suo ragazzo si vedevano raramente
e non sembrava che avessero molte affinita'..
lui figlio di imprenditori, pratico e concreto
lei irrequieta, in conflitto con i genitori,
aveva lasciato l'universita, poi la Philips e alla fine
era diventata istruttore di wind surf

passavamo molto tempo insieme, io ero paziente
le insegnavo l'italiano che a lei piaceva tanto
mi veniva a prendere quasi tutti i giorni, andavamo al cinema
in discoteca, nei pub, alle mostre e passavamo ore e ore a
parlare....
lei mi raccontava la sua infanzia, i suoi problemi,
i suoi dubbi....
mi ascoltava e mi cercava e diceva che non poteva fare a meno
della mai amicizia...

lei era cosi' bella
io non mi ero fatto illusioni nemmeno per un attimo
la consideravo al di fuori della mia portata, avevamo un bel
rapporto di amicizia e mi stava bene cosi'.

Fu l'ultimo natale prima che mia sorella si sposasse,
ci eravamo visti tutti i giorni, ci eravmo divertiti
ara tanta la gioia di stare insieme
l'ultmio giorno prima che io partissi per l'Italia
eravamo stati al cinema, poi al pub, avevamo bevuto ed
eravamo molto allegri e con malinconia cercavamo di gustare
gli ultimi momenti
quando ci salutammo sotto casa mia, lei all'improvviso
mi prese, mi strinse e mi bacio' a lungo,
con doclezza mi bacio' mentre m istrngeva forte
io sentivo il seno sentivo i suoi capelli e tremavo di gioia
senza dire una parola.....
poi lei facendomi una carezza mi disse:
- se non lo facevo io tu non l avresti fatto mai


da adolescente non sono mai stato disinvolto con le donne; mi sentivo indegno delle loro attenzioni e del loro inetresse; ero convinto che nessuna si potesse accorgere di me e innamorarsi. Mi sntivo brutto, antipatico ed ero molto timido. Cosi' quando qualche ragazza mi faceva la corte io diventavo impacciato perdevo il controllo, non riuscivo ad essere me stesso, la paura mi bloccava, la paura di essere respinto, di non piacere, di no nessere all'altezza. Inconsapevolmente facevo di tutto per essere respinto; sembrava che non potessi fare a meno di soffrire per una donna. Ne avevo un bisogno quasi viscerale, ero capace di vivere l'amore solo se non venivo ricambiato;
cosi', in silenzio mi maceravo nel dolore, soffrivo d'amore per una donna che mi respingeva dopo che io avevo, inconsapevolmente, fatto di tutto perche' m irespingesse.


io allora avevo 18 anni;
fu cosi' che l'estate andai in Germania a trovarla;
saremmo partiti insieme con la sau auto per l'Italia al matrimonio di mia sorella;
da quel momento ha commesso un disastro dopo l'altro,
mi comportavo in modo impacciato, nervoso, immaturo, infantile;
avevo la faccia triste di chi e' stato abbandonato
prima ancora di iniziare il rapporto;
e cosi' il ragazzo brillante e disinvolto,
capace di affronatre e scherzare su qualsiasi
argomento che le aveva consociuto
il ragazzo simpatico e interessante
que ragazzo all'improvviso rivela la sua
fragilita' affettiva
la sua incapacita' di controllare le emozioni
e i sentimenti
la sua incpacita' di amare......
fu cosi' che le cose peggiorarono rapidamente
mentre io sprofondavo nel dolore
il dolore di averla persa
quel dolore in cui cosi' bene a mio agio mi trovavo;
fu cosi' che a stromboli lei fece l'amore
con il piu' stronzo e insignificati degli amici di mia sorella
fu cosi' che lei di fronte alla mai rabbia incredula mi guardava
con dolore dicendomi:
- c. io ti voglio tanto bene e avrei voluto amarti......

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